di Gi Elle

Chiusa, con successo, la 49ma edizione, bisogna pensare già alla prossima, importantissima, perché sarà quella del mezzo secolo. A Pantianicco, infatti, non possono permettersi grandi distrazioni perché nel 2019 la Mostra regionale della mela avrà cinquant’anni tondi tondi. Una tappa che merita d’essere organizzata e festeggiata nel migliore dei modi, affinché la prossima edizione possa ben figurare nell’albo d’oro della manifestazione.

Ma questo si vedrà, c’è parecchio tempo a disposizione per fare bene le cose. Per ora occupiamoci del momento, appunto della 49ma Mostra che, conclusa da poco, ha distribuito anche tanti premi ai frutticoltori più bravi. Mentre il massimo riconoscimento, il “Premio Mela Friuli”, è andato all’azienda San Giusto dei F.lli Dorigoni di Latisana. Una premiazione che dimostra una notevole crescita del settore, sia in termini di qualità che di quantità. Nel 2018 la previsione della produzione delle mele in Friuli Venezia Giulia dovrebbe, infatti, assestarsi su 130 mila quintali, in linea con il dato dell’annata precedente, anche se va considerato che nel 2017 si è avviato in regione un consistente programma di ampliamento – con un incremento del 30 per cento di piante – che dovrebbe portare entro il 2019 a 300 ettari in più di superficie coltivata. La stima attuale del “Meleto Fvg” si aggira tra gli 800 e i 1000 ettari.

L’assessore Zannier premia l’azienda Dorigoni di Latisana. (Foto Regione Fvg)

Nell’occasione, a Pantianicco si è tenuto anche un convegno tecnico sul tema “La mela frutto antico, nuove sfide”, organizzato dall’Ersa – Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia. I lavori sono stati conclusi dall’assessore alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, il quale ha assicurato che “la Regione si impegnerà al massimo, sulla base delle risorse disponibili, per dare strumenti di supporto a chi è in difficoltà nel comparto agricolo”.

L’intervento al convegno dell’assessore Zannier. (Foto Regione Fvg)

Al dibattito, moderato da Paolo Tonello, direttore del Servizio fitosanitario e chimico – Ricerca sperimentazione dell’Ersa, e al quale hanno partecipato anche delegazioni dei produttori di Slovenia e Carinzia, hanno contribuito gli interventi di Raffaele Testolin, dell’Università di Udine, che ha parlato di “Caratterizzazione genetica dei meli autoctoni del Friuli Venezia Giulia”; di Luca Benvenuto e Giorgio Malossini (Servizio sperimentazione Ersa), che hanno tracciato la situazione fitosanitaria del 2018 con particolare riguardo al monitoraggio della cimice marmorata asiatica, e di Manuela Mauro (Aas 3 Alto Friuli – Collinare – Medio Friuli), che ha trattato degli aspetti nutrizionali della mela.   Tra i presenti al convegno-premiazione anche il consigliere regionale Leonardo Barberio.

Tornando ai riconoscimenti, mentre dell’Azienda agricola San Giusto dei F.lli Dorigoni di Latisana abbiamo già detto, “Friulana” di Chiopris Viscone ha vinto il premio con migliore azienda frutticola biologica. Quindi, come migliore azienda frutticola non superiore ai tre ettari è stato premiato Pez Pio di Beano di Codroipo, come migliore azienda frutticola montana Podrecca di Dario Nereo di Lorenzaso, frazione di Tolmezzo. Una menzione speciale per la costanza nel mantenere elevati standard qualitativi degli ultimi 5 anni è stata assegnata, invece, all’azienda Le Rive di Raffl Manfred, Spilimbergo. Ha vinto infine il premio come migliore azienda frutticola montana biologica con varietà autoctone resistenti Granzotti Loris di Tolmezzo.

Foltissima la partecipazione al convegno di Pantianicco. (Foto Regione Fvg)

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In copertina, mele in Friuli poco prima della raccolta.

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